Crosa di Vergagni e Saccorotti, artisti metropolitani del Novecento genovese
Wolfsoniana, museo, archivio e centro studi sul Novecento genovese, ha curato un bel volume su Giuseppe Crosa di Vergagni (1886-1962) e una mostra su Oscar Saccorotti (1896-1986), due artisti importanti del Novecento genovese, il primo architetto famoso per la fontana di piazza De Ferrari, il secondo pittore, incisore, ceramista e decoratore di interni. Il libro su Crosa è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Conservatorio Fieschi, mentre la mostra su Saccorotti è allestita fino al 4 giugno 2017 nella sede della Wolfsoniana di Nervi, in via Serra Gropallo. La monumentale fontana di piazza de Ferrari firmata da Corsa di Vergagni nel 1936, caratterizzata da una grande vasca di bronzo fusa in un unico stampo, è un'opera di purezza formale che si rifà allo stile Novecento, richiamandosi al prototipo della 'fontana ghiacciata' tipico del deco internazionale. Altre opere di Crosa a Genova sono il palazzo Ilva di via Corsica (1930-31), il Teatro della Gioventù in via Cesarea (1930), nato come palazzo dell'Opera Nazionale Balilla e il palazzo Terzano in piazza Dante (1938). A Busalla l'architetto lavorò dal 1927 al 1940 alla realizzazione della villa Borzino, che reinterpreta in chiave aggiornata i canoni della villa patrizia genovese cinquecentesca, per sottolineare il ruolo sociale del committente, personaggio di rango dell'economia e della politica locale. Quanto a Saccorotti, oltre alle numerose opere decorative e di arredo d’interni realizzate in case private, fece a Genova due opere di decorazione pubblica tuttora visibili: il mosaico nel grattacielo Piacentini di piazza Dante e una cornice decorativa nel palazzo di via Montevideo 2.
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