Citta' metropolitana, 67 sindaci al lavoro
I 67 sindaci della provincia di Genova sono al lavoro per scrivere lo statuto della Città Metropolitana, il nuovo ente che dal primo gennaio del '14 prenderà il posto della Provincia, come stabilito dalle leggi approvate sotto il governo Monti.
Questa fase costituente, che coinvolge tutti i rappresentanti del territorio, ha il merito di superare il clima di agitazione e di contrapposizione che si era instaurato nel territorio genovese un anno fa, al varo delle leggi di riforma istituzionale: in particolare i sindaci del Tigullio, con Chiavari alla testa, avevano reagito alle novità partorite a Roma con una levata di scudi, allarmati dallo spauracchio di una prevaricazione del nuovo ente sull'autonomia dei comuni.
Ora gli stessi sindaci hanno l'occasione di fugare i loro primitivi timori pregiudiziali, e di capire che la Città Metropolitana non è un Leviatano che tutto ingoia, ma anzi è pensata per essere un efficace strumento di supporto ai Comuni nell'amministrazione del territorio, e inoltre che il destino è nelle loro mani, perché è proprio ai sindaci che spetta il compito di scrivere lo statuto, entrando in argomenti come gli organi di governo della Città Metropolitana, le sue funzioni, che saranno più ampie di quelle dell'attuale Provincia, e i rapporti con i Comuni.
La conferenza dei sindaci ha deciso di istituire al suo interno tre commissioni tematiche, che dovranno scrivere ciascuna una parte di statuto.
La prima commissione, presieduta dal sindaco di un paese dell'entroterra di piccole dimensioni, Corrado Bacigalupo di Tribogna, si occuperà di definire gli organi di governo, le risorse finanziarie e il personale.
CORRADO BACIGALUPO
Sindaco di Tribogna - Commissione I
Anche la seconda commissione è presieduta dal sindaco di un piccolo paese dell'entroterra, ma più interconnesso alla grande Genova perché posto lungo la direttrice Genova-Milano, Mignanego. Questa commissione si occuperà delle funzioni della Città Metropolitana, un capitolo molto importante perché al nuovo ente la legge affida compiti di pianificazione di area vasta più ampi di quelli della Provincia. Si tratterà di mettere nero su bianco funzioni pesanti che bilanceranno il potere del Comune di Genova e della Regine Liguria. Un nodo centrale è l'urbanistica: saranno ancora i comuni o la Città Metropolitana a scrivere i piani regolatori?
ANITA VENTURI
Sindaco di Cogoleto - Commissione II
Infine la terza commissione, presieduta da Giorgio Costa, sindaco di uno dei maggiori comuni costieri della Provincia di Genova, Rapallo, si occuperà dei rapporti tra la Città Metropolitana e i comuni.
GIORGIO COSTA
Sindaco di Rapallo - Commissione III
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