Chiaravagna, viaggio nei cantieri per ridurre i rischi del torrente
Dalla zona sotto il viadotto A10 alla foce il Chiaravagna è tutto un cantiere per ridurre i rischi del torrente che insieme al Cantarena e al Molinassi ha messo in ginocchio Sestri Ponente, nella devastante e tragica alluvione del 4 ottobre 2010, in cui perse la vita l'operaio delle cave Paolo Marchini.
Gli interventi per la sistemazione idraulica del Chiaravagna sono finanziati con 33 milioni di euro, da fondi del Comune di Genova che cura appalti e direzione lavori, della Regione Liguria, dell'Unione Europea e dal Patto per Genova stipulato fra Governo e Comune. La Città metropolitana ha inoltre finanziato la progettazione esecutiva per la sistemazione del rio Ruscarolo e cofinanziato il tratto di nuovo argine in sponda sinistra, collegato alla vasca di sedimentazione di monte realizzata per il Chiaravagna.
Allargare il torrente per contenerne le piene è la prima, fondamentale, esigenza.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
Alla fine degli ultimi fornici che diventeranno tre, con il fondo più basso, per aumentare le portate delle piene, il Chiaravagna arriva alla foce. Qui è stata già realizzata una grande vasca di sedimentazione che connette il corso d'acqua con il canale, anch'esso ampliato, dei rii Negrone e Senza Nome.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
Il Chiaravagna è lungo pochi chilometri, ma soprattutto la sua parte a valle, nel cuore di Sestri Ponente, aveva moltissime e difficili criticità da risolvere.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
Risalendo l'alveo del Chiaravagna guardando il terzo fornice sotto i ponti ferroviari, costruito una decina di anni fa, possiamo capire di quanto il fondo dell'alveo sarà abbassato, oltre che allargato fino al nuovo argine.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
Continuiamo a seguire il torrente verso monte, sino alla confluenza fra Chiaravagna e Ruscarolo. In questo tratto il vecchio argine sarà demolito e ricostruito dieci metri più a levante. E l'acqua scorrerà anche sotto l'edificio del gruppo Leonardo che accoglie Selex, prima utilizzato da Elsag.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
Superato il nuovo ponte Manara e il cantiere per la demolizione e ricostruzione del ponte di via Giotto, l'alveo è libero. Ma non era così sino a meno di tre anni fa.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
E un altro cantiere è gia previsto.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
Al progetto esecutivo, ormai in conclusione, seguirà la gara d'appalto per l'ultimo intervento che i tecnici prevedono di completare nel 2019.
STEFANO PINASCO, direttore Opere Idrauliche Comune di Genova
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