Centri per l'Impiego, Regione e Anpal scoprono le carte
Economia in crisi e disoccupazione, in particolare giovanile. In questo contesto difficile, il ruolo sociale dei Centri per l’Impiego è fondamentale. Queste agenzie pubbliche finalizzate a favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro devono funzionare al meglio, per dare un reale servizio ai disoccupati e anche alle aziende. Fino ad oggi i centri per l’impiego sono stati in capo alle province col coordinamento delle Regioni, ma nel 2014 la legge Del Rio ha tolto tale competenza alle province (così come alle neonate Città metropolitane) prevedendo di assegnarla, attraverso una riforma costituzionale, allo Stato centrale, e in particolare all’Anpal, l’Agenzia nazionale per il lavoro. Purtroppo però la bocciatura della riforma costituzionale col referendum dello scorso 4 dicembre ha bloccato questo processo, e ora l’Anpal, che è comunque ufficialmente nata il primo gennaio 2017, deve abdicare al ruolo previsto. A questo punto dovrebbe tornare tutto alle Regioni, come confermano in questo video Maurizio Del Conte, presidente di Anpal, e Gianni Berrino, assessore al lavoro della Regione Liguria. Nell’attesa di sbloccare l’impasse politica, è necessaria adesso la massima collaborazione fra Stato, Regioni, e Città metropolitane-Province. Per questo il presidente di Anpal è venuto a Genova, a visitare il Centro per l’Impiego Ponente, gestito al momento ancora da Città metropolitana, proprio per raccogliere le best practice da esportare in tutta Italia, in particolare nel campo delle basi dati, che sono la base imprescindibile che consente la gestione dei disoccupati e il matching con le imprese. I software che gestiscono le basi dati dei Centri per l'impiego della Città metropolitana, poi scalati su tutta la Liguria, sono stati sviluppati da Atene, che era una società in house della vecchia Provincia, il cui personale ora è in parte passato a Liguria Digitale, società regionale, per continuare a migliorare questo lavoro.