Caprioli, la Provincia spiega tutti i perchè della caccia di selezione
La Provincia di Genova ha approvato il nuovo piano di abbattimenti selettivi di caprioli, secondo le indicazioni dell'Ispra, l'istituto nazionale per la fauna selvatica, e dell'Università e subito si sono accese le proteste delle associazioni animaliste: durissime e la Lega Anticaccia ha usato addirittura la parola "barbarie" per stigmatizzare questo tipo di caccia. Che cosa risponde il commissario straordinario della Provincia e sino a poche settimane fa assessore con molte deleghe, comprese quelle venatorie?
PIERO FOSSATI, Commissario Straordinario della Provincia di Genova
Le leggi venatorie nazionale e regionale stabiliscono che i caprioli sono cacciabili a condizione che lo richieda la loro densità sul territorio e che il prelievo non incida sulla conservazione della specie.
PIERO FOSSATI, Commissario Straordinario della Provincia di Genova
Quali sono le conseguenze sul territorio di un numero troppo alto di caprioli?
PIERO FOSSATI, Commissario Straordinario della Provincia di Genova
Per partecipare agli abbattimenti i cacciatori devono seguire una formazione specifica, frequentando corsi di abilitazione con esame finale e le verifiche sui capi abbattuti sono stringenti.
PIERO FOSSATI, Commissario Straordinario della Provincia di Genova
I caprioli abbattibili sono complessivamente 723: dal 2 giugno al 15 luglio e dal 15 agosto al 30 settembre i maschi adulti, quindi femmine adulte e capi giovani dall'1 gennaio al 15 marzo 2013. I periodi -- spiega la Provincia -- sono quelli consentiti dalla legge nazionale, indicati dall'Ispra e regolati dalla legge regionale ed escludono i periodi di accoppiamento e svezzamento dei cuccioli
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