Capraia e Genova, la storia riprende il suo corso
2012. La continuità del rapporto che lega l'Isola di Capraia alla città di Genova e alla Liguria a partire dal XII secolo proseguita nei secoli successivi sino al 1925 e come diocesi sino al 1977. È questa la motivazione che ha spinto il consiglio provinciale a votare all'unanimità il 17 novembre dello scorso anno il conferimento del titolo di comune onorario a Capraia.
Martedì scorso la cerimonia ufficiale si è svolta nel salone affrescato dai Cambiaso, a palazzo Doria Spinola, storica sede della Provincia, alla presenza delle massime autorità genovesi e dell'isola.
A 87 anni di distanza si sana una ferita. Per un pugno di anni, nel 1930, non fu possibile festeggiare il cinquecentesimo del rapporto istituzionale fra Genova e l'isola di Capraia. Infatti nel 1925 per volere della famiglia Ciano, potenti gerarchi dell'epoca, il Regno d'Italia strappò l'isola alla provincia di Genova per assegnarla a quella di Livorno. Eppure quel filo annodato nel 1430 dalla famiglia de Mari, continuato dal banco di San Giorgio, consolidato dalla repubblica di Genova non si è mai interrotto. Ad esempio nel 1973 la maggioranza degli abitanti del comune di Capraia Isola chiese con una petizione di tornare sotto l'amministrazione della provincia di Genova. Non se ne fece nulla. Oggi la storia riprende il suo corso.
Una storia raccontata nel bel libro di Fausto Brizi edito dalla provincia e testimoniata dalle strutture architettoniche presenti sull'isola che confermano un legame esaltato dallo stemma comunale di Capraia dove compaiono la bandiera rossa crociata dell'antica Repubblica di Genova e la fortezza di S. Giorgio e dallo stesso statuto comunale dove si evidenzia "l'appartenenza storico-geografica dell'isola all'area corso -- genovese" e si esprime "la volontà di incoraggiare e sostenere i più ampi rapporti culturali, sociali ed economici con le regioni tirreniche costiere e corse di cultura ed esperienza storica affine". Oggi la storia riprende il suo corso.