Bracconieri nella rete della polizia provinciale
Nascondono nei boschi trappole, gabbie e i marchingegni più disparati, tutti proibiti, per la caccia di frodo. Ma i bracconieri non sono soli e sempre più spesso finiscono sotto l'occhio delle pattuglie della Polizia Provinciale di Genova e nell'obiettivo delle loro telecamere a distanza durante appostamenti e controlli sul territorio per colpire e sventare queste attività illegali che depredano il patrimonio faunistico naturale, danneggiano chi pratica la caccia rispettando tutte le regole e possono essere molto pericolose anche per chi frequenta campagne e boschi, perché, sia d'estate che d'inverno, si può incappare in uno dei micidiali strumenti nascosti per la cattura illecita di animali selvatici. Quelli legati al bracconaggio sono reati penali e ai cacciatori di frodo denunciati vengono, ovviamente anche sequestrati tutti gli strumenti di cattura: possono essere fucili, compresi quelli pieghevoli che si nascondono più facilmente, ma il catalogo dei bracconieri -- che sembra uscito da un testo medievale -- comprende davvero di tutto.
ERALDO MINETTI
Commissario superiore Polizia Provinciale di Genova
Oltre alle feroci tagliole ci sono i famigerati lacci d'acciaio, di varie dimensioni, per la cattura di cinghiali, daini, caprioli, gabbie-trappola e tante reti per i volatili. Ma da novembre scorso a febbraio sono stati proprio quattro uccellatori a finire nella rete della Polizia Provinciale che nello stesso periodo ha sorpreso e sanzionato altre decine di bracconieri.
PAOLO IELLI
Commissario superiore Polizia Provinciale di Genova
E fra le sanzioni amministrative ci sono anche quelle a carico di chi alimenta abusivamente i cinghiali, nonostante i divieti. Ma installare le foraggere può diventare anche un reato.
PAOLO IELLI
Commissario superiore Polizia Provinciale di Genova
Abbiamo visto balestre, tagliole, lacci, reti. Tutti di frodo e vietatissimi perché la caccia, nel rispetto di tutte le norme e dei periodi stabiliti, ha regole e strumenti molto precisi.
PAOLO IELLI
Commissario superiore Polizia Provinciale di Genova
Foraggiare, ossia nutrire, i cinghiali è sempre vietato. Con due sole eccezioni: nei censimenti di questi animali e nelle operazioni estive programmate dagli ambiti territoriali di caccia in accordo con la Provincia per allontanarli dalle coltivazioni. Però la Polizia Provinciale vigila perché le foraggere abusive ci sono.
ERALDO MINETTI
Commissario superiore Polizia Provinciale di Genova
Intervistati
Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?
