Bagnasco: ci si salva uniti, singoli e istituzioni
Una visita rituale, quella che all'inizio di ogni anno l'arcivescovo di Genova fa ai dipendenti della Provincia, nella sala del consiglio di palazzo Doria Spinola: ma quest'anno, come già nel gennaio del 2012, il cardinale Angelo Bagnasco è stato accolto all'ingresso del salone cinquecentesco da un commissario, ovvero Piero Fossati, visto che la Provincia è ormai destinata a scomparire, per rinascere come Città metropolitana.
Una situazione di transizione che, come ricordato dallo stesso Fossati, doveva durare solo 6 mesi e invece si protrae ormai da ben 20, che diventeranno 30 prima che la transizione sia conclusa il prossimo primo novembre.
Situazione insostenibile, ha protestato Fossati al cospetto del cardinale, anche per i drastici tagli al bilancio della Provincia decisi dallo Stato a partire dal 2012. A cui si aggiunge la situazione kafkiana del debito di 32 milioni che lo stesso Stato ha nei confronti di piazzale Mazzini, e che continua a non saldare, per vecchi trasferimenti mai effettuati e per affitti di sedi statali come Questura e Prefettura.
PIERO FOSSATI, COMMISSARIO STRAORDINARIO PROVINCIA DI GENOVA
La situazione era già stata esposta da Fossati a Bagnasco in un incontro privato avuto alla fine del 2013, e il cardinale nel suo saluto di inizio anno è sembrato accennare proprio a questo quando ha parlato di solidarietà fra enti.
CARD. ANGELO BAGNASCO, ARCIVESCOVO DI GENOVA
Il cardinale ha poi esortato ad abbandonare i falsi idoli materiali del consumismo, fonte di invidia e litigiosità.
CARD. ANGELO BAGNASCO, ARCIVESCOVO DI GENOVA
La crisi, ha detto Bagnasco, deve essere occasione per un grande cambiamento spirituale.
CARD. ANGELO BAGNASCO, ARCIVESCOVO DI GENOVA
Le virtù morali che possono aiutare nei momenti di difficoltà sono la solidarietà e l'unità.
CARD. ANGELO BAGNASCO, ARCIVESCOVO DI GENOVA
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