Aria pulita, per la provincia il modello e' Mele
Ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni nocive in atmosfera di anidride carbonica è l'obiettivo del patto dei sindaci, promosso a livello di Unione Europea e attuato con il contributo dei singoli comuni. In provincia di Genova molti comuni hanno aderito, ma altri no, in molti casi perché intimoriti dalla burocrazia comunitaria, se possibile ancor più deterrente di quella nazionale: per rassicurare i sindaci e invitarli a collaborare al grande sogno del cielo pulito, la Provincia ha invitato i recalcitranti e i dubbiosi ad ascoltare le incoraggianti case history dei comuni che hanno aderito dalla prima ora, in un incontro tenutosi presso la sala del consiglio provinciale, dove ormai da maggio non si riuniscono più i consiglieri eletti, che torneranno solo nel novembre 2013, ma in cui tuttavia fervono le attività promosse da direttori e dirigenti degli uffici provinciali, sotto l'attenta supervisione del commissario straordinario Piero Fossati.
DARIO MIROGLIO, PROVINCIA DI GENOVA
La case history più interessante, in tema di patto dei sindaci, è senza dubbio quella del comune di Mele, che nel 2012 ha installato una pala eolica di 150 metri lungo la strada per il Turchino, che produce una quantità di energia pari al doppio del fabbisogno civile del comune. Si tratta di un milione di euro di energia elettrica, che il privato proprietario della pala vende ala rete Enel, stornando il 3%, pari a 30.000 euro circa, al comune di Mele. Insomma, l'energia pulita non va direttamente nelle case dei melesi, ma in tutta Italia, ma il comune ha un introito aggiuntivo.
CLIO FERRANDO, SINDACO DI MELE