Progetto nazionale per l’inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti
Il Progetto nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti, promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel quadro delle azioni del PON “Inclusione” 2014-2020, è realizzato in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero della salute e l’Istituto degli Innocenti.
Il progetto prosegue il percorso dell’iniziativa sperimentale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti (RSC) avviata nel 2013 assieme a 13 Città Riservatarie (ex legge 285/97), che corrispondono alle attuali Città Metropolitane. Per la nuova progettazione nel quadro del PON “Inclusione” è previsto il coinvolgimento di 81 scuole, 266 classi e 600 alunni RSC target.
La Città Metropolitana di Genova, che si avvale nel progetto delle competenze sull’orientamento della propria società in house Atene, coordina le attività del Comune di Genova rivolte alle scuole secondarie di primo grado di Bolzaneto e Pontedecimo fornendo un percorso di orientamento alle classi seconde in cui ci sono bambini RSC.
L’azione prevede un intervento aperto alle famiglie e ai loro figli e un’azione nelle classi che prevede dei percorsi individuali.
Obiettivi:
• miglioramento dell’inclusione scolastica e del successo formativo dei minori RSC;
• contrasto alla dispersione scolastica dei minori RSC;
• miglioramento dell’accesso ai servizi socio-sanitari dei minori RSC e delle loro famiglie;
• consolidamento di una governance multisettoriale e multilivello territoriale sostenibile;
• creazione di una rete di collaborazione tra le città che aderiscono al progetto.
Il progetto triennale prevede un lavoro centrato su tre ambiti: la scuola, i contesti abitativi e la rete locale dei servizi. Il lavoro nella scuola, finalizzato a promuovere una scuola più inclusiva e a combattere la dispersione scolastica, è rivolto non solo ai bambini RSC ma a tutti i bambini presenti nella classe di progetto, agli insegnanti, al dirigente scolastico e al personale ATA, con l’idea che una scuola inclusiva sia una scuola accogliente e migliore per tutti (bambini e personale) e non solo per gli studenti RSC.
Destinatari:
• bambini e ragazzi RSC tra i 6 e i 14 anni. Saranno inoltre oggetto di attenzione anche i bambini RSC di 3-5 anni, attraverso attività rivolte alla pre-scolarizzazione, e/o i ragazzi che hanno completato il ciclo della scuola secondaria di primo grado che si avviano alla secondaria di secondo grado, alla formazione professionale o che sono a rischio di abbandono scolastico;
• famiglie RSC;
• tutti i bambini e ragazzi non RSC iscritti nelle classi e scuole coinvolte nel progetto;
• dirigenti scolastici, corpo docente e personale ATA;
• responsabili e operatori dei settori sociale e sociosanitario e, più in generale, della rete locale per l’inclusione.
Le azioni progettuali si fondano su una collaborazione multi-stakeholder e su un approccio globale alla dimensione dell’inclusione, ponendo al centro il benessere sociale, relazionale, fisico, psicologico ed emotivo dei bambini e degli adolescenti RSC.
Il livello locale delle politiche è strategico in quanto dimensione che permette di prevedere interventi globali, a favore della persona e delle famiglie nei diversi ambiti della vita quotidiana, rafforzando la coesione sociale di un territorio.